Firenze Piazza della Libertà – Le Cure – Campo di Marte
Era il lontano 1865 quando Firenze capitale d’Italia cambiò profilo: le mura di cinta furono abbattute e presero il loro posto i viali di circonvallazione. Di fronte alla storica Porta San Gallo l’architetto Giuseppe Poggi ideò l’ovale di Piazza della Libertà e tutto attorno edifici e portici in stile ottocentesco. Poco più a sud, in Piazza Donatello, una piccola isola sopraelevata divenne il cimitero degli Inglesi. La zona è connotata da viali alberati e imponenti palazzi liberty che la rendono estremamente elegante e signorile.
Contigua a quest’area, sorge la zona de’ Le Cure il cui sviluppo residenziale fu conseguente ai lavori eseguiti per Firenze Capitale. In antichità il quartiere era posto fuori dalle mura cittadine e, lungo il torrente che lo attraversa, il Mugnone, si praticava la “cura” delle tele di lino, che consisteva nel lavaggio e nello sbiancamento delle stesse. In seguito l’area accolse diverse realtà artigianali che ebbero un’importante valore economico per la città.
Prima dell’Unità d’Italia, il territorio che oggi chiamiamo “Campo di Marte” era una zona paludosa extraurbana, percorsa da diversi torrenti quali l’Affrico, il Fosso San Gervasio, il ruscello Fontallerta, il Fosso delle Forbici, e dedita perlopiù a coltivazioni e ad attività artigianali. Nell’Ottocento l’area è interessata da profondi cambiamenti, quali la costruzione della ferrovia e della relativa stazione e la progettazione, da parte dell’architetto Luigi de Cambray Digny, di un’area dove l’esercito toscano eseguiva l’addestramento e dove avevano luogo le parate militari. Il nome del quartiere deriva da questa “destinazione d’uso” ottocentesca. Con l’abbattimento delle mura cittadine e la riprogettazione urbanistica operata da Giuseppe Poggi, anche questa zona ebbe una spinta all’accrescimento demografico e vide la nascita di attività artigianali. Nei primi decenni del Novecento, Campo di Marte cambiò e divenne polo sportivo cittadino, con la costruzione di numerosi impianti tra i quali lo Stadio Comunale di Calcio Artemio Franchi progettato da di Pier Luigi Nervi nel 1929.
Questi quartieri sorgono alle pendici delle colline che accolgono Fiesole e Settignano, luoghi di pace e bellezza infinita, di ispirazione per artisti quali Telemaco Signorini, Silvestro Lega ed Odoardo Borrani, che fino alla riorganizzazione urbanistica del Poggi accoglievano conventi, coloniche, chiese.
L’eleganza di queste zone è arricchita della presenza di fantasiosi artigiani e delle loro creazioni: cornici intagliate sapientemente, preziosi manufatti in pelle, cosmetici naturali di alta gamma, oggetti di design unici, restauro di preziosi testi antichi, manoscritti ed incunaboli, fantasiosi bijoux ispirati alle fiabe, modisteria di alto livello.