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Profilo
La mia produzione artistica è caratterizzata dalla potenza dell’imperfetto, dal viaggio interiore alla scoperta della propria luce, dell’autenticità. La scelta dei colori è il fulcro del mio lavoro: spesso i bianchi e i neri assumono significati imprevedibili, il nero non è per forza qualcosa di “oscuro”, senza la notte non potremmo mai vedere le stelle. Il bianco non è sempre rassicurante, anzi, spesso è un “vetro appannato” che ci separa dalle nostre vere intenzioni, dall’intimità e dalla verità del nostro essere, ci spinge a rassicurarci e nasconderci ma non ci lascia vedere oltre. Io mostro che cosa accadrebbe se andassimo oltre e lasciassimo che l’emozione fosse “visibile” e tangibile, la scoperta di noi, che culmina sempre con la LUCE. Ognuno ha il potere di vedere il proprio messaggio, di scovare nelle proprie emozioni, un po’ come avviene ascoltando una colonna sonora strumentale, senza testo, senza parole, quindi senza “immagini figurative”: scelgo di non dare suggerimenti, i miei quadri non definiscono forme affinché l’osservatore sia costretto a guardarsi dentro, sgombrando la mente dal “rumore” a cui è abituata. La mia pittura rappresenta l’estetica di un’emozione, la celebrazione dei difetti che ci rendono autentici e reali. Esplorare me stessa e il mio mondo interiore è anche uno scambio con il mondo esterno, che mi ha spinta a rappresentare, in un’epoca “senza facce” e senza “volti”, proprio le persone: attraverso un linguaggio figurativo ma sempre con tratti molto personali ed identificativi che mi appartengono, ho deciso di dipingere una serie di ritratti, spesso in seguito ad avvenimenti che hanno avuto rilevanza per me, per spingere me stessa e gli altri a riflessioni sulle controversie che viviamo in quest’epoca.