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Trattoria La Casalinga

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RISTORANTI

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Quando mangiare non è soltanto un'esperienza gastronomica. Al ristorante "La Casalinga", in Via Michelozzi, ogni giorno (fatta esclusione per la domenica), sia a pranzo che a cena, centinaia di persone si affollano nella speranza di trovare al più presto un tavolo disponibile, pronti ad affrontare anche attese più o meno lunghe. Certo, mangiare bene è di per se buona ragione per frequentare un ristorante, e che alla Casalinga si mangia bene è un fatto difficilmente discutibile, ma quando si parla di una trattoria come questa, sono altri gli aspetti che s'imprimono nella memoria degli avventori. Sarà lo spirito goliardico che aleggia sui numerosi tavoli e che fa da sfondo a continui dibattiti e scambi d'opinione. All'ordine del giorno, le novità su San Frediano, Santo Spirito ed i suoi abitanti, i cambiamenti degli ultimi anni, il "si stava meglio quando si stava peggio", la scomparsa delle leggendarie "mezze-stagioni", il "poero tizio che gli è andato a fidassi di caio" e, non potrebbe essere diversamente, la Fiorentina. "Siamo rovinati!" commenta il coproprietario Paolo cercando di placare animi e stomaci che spesso si lasciano un po' troppo trasportare dalla situazione E gomito a gomito, talvolta anche allo stesso tavolo, avvocati, scrittori, dottori, liberi professionisti, commercianti, pensionati, operai, studenti e turisti assistono ai battibecchi fra l'esperto cameriere Beppe ed i giovani Fabio e David, ai crudeli scherzi che Andrea prepara a Lina ed alle sonore direttive che Cristina impartisce ad un'iperattiva cucina, a cui fa capo Ferruccio, socio e cognato di Paolo. Ferruccio, che fra un mestolo ed un tegame non dimentica mai di rivolgersi a Graziella con un "amore" o un "tesoro", anche dopo più di trent'anni di matrimonio, anche se la frase che segue è tutto meno che romantica. Chissà se tutto questo "chiasso" era compreso nei progetti di Nello Bartarelli e Oliviero Carrai, genitori di Ferruccio, Graziella e Paolo, quando, nel 1963 hanno lasciato il lavoro di mezzadri nei campi per aprire una piccola trattoria. Dalla campagna hanno portato con se la genuinità dei sapori, la semplicità delle ricette, le sostanziose pietanze che "aiutano la bocca a portare le gambe" come diceva, a ragione, Nello. Essere cliente della Casalinga equivale a diventar membro di una nuova famiglia, a preoccuparsi e chiedere perché il "Furbetto" non è venuto oggi, nonostante la sua bici sia, come al solito, parcheggiata in piazza e la sua mela cotta gli sia stata regolarmente preparata. Per tutti quelli che non si accontentano di mangiare, la "Casalinga" e' in Via Michelozzi, accanto a Piazza S. Spirito.

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