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Come percorrere l'itinerario?

Quanto dura l'itinerario?

A spasso nella Firenze artigiana e monumentale

 

Tra botteghe, chiese e monumenti uno “slalom delle meraviglie”

Artigianato&Aperitivo ci accompagna nei vicoli e nelle botteghe di una Firenze artigiana del passato e delle tradizioni, fonte di ricordi piacevoli per molti, ma sconosciuta ai più. È un viaggio-itinerario da percorrere lontano dalla frenesia dei turisti, con passo lento e intervallato, di tanto in tanto, da una sosta in compagnia di un buon aperitivo. Il viaggio nell’anima storica fiorentina tocca le aree più significative della città, e trova come filo conduttore la riscoperta del talento artigiano nelle sue forme più variegate: per una miglior fruizione dell’itinerario consigliamo una suddivisione in tappe giornaliere.

Iniziamo dunque il nostro percorso dall’area del centro/stazione, zona ricca di storia, personaggi…e chiese! Tra queste ricordiamo la Basilica d’Ognissanti e quella di Santa Maria Novella, entrambe di elevata bellezza e importanza. La nostra prima bottega artigiana è Ubaldo Baldini Bronzista, che con novant’anni di tradizione nella lavorazione dei metalli, realizza complementi d’arredo di ogni genere e stile. Poco distante troviamo invece la bottega GF 89, dove lavorano Giuseppe e Mirko Fanara, che seguendo le antiche tradizioni della lavorazione di pelle e cuoio, creano manualmente porta monete, porta biglietti da visita, porta penne, custodie per occhiali e portagioie.

Proseguiamo il percorso fiancheggiando le rive dell’Arno per poi attraversare il Ponte Vespucci e raggiungere i due quartieri adiacenti che primi fra tutti conservano l’anima tipica fiorentina: Santo Spirito e San Frediano. Quest’area ci sorprende per il fascino della città vissuta, luogo di aggregazione e dimora per una nutrita comunità di artisti e artigiani che animano quotidianamente il “Diladdarno”. La bellezza e le storie della zona non lasciarono indifferente neppure l’intramontabile Vasco Pratolini, che decise di dedicare il suo celebre romanzo proprio a “Le ragazze di San Frediano”, infondendo ancora maggior incanto alle sue piazze e strade.

Ben 3 artigiani sul nostro cammino hanno scelto quest’area per i loro laboratori: Rosario Sagliano di Sagliano Concetti Sartoriali, che cura personalmente ogni abito nei minimi dettagli, unendo la rinomata tradizione della sartoria napoletana con l’efficienza della manifattura; Gianni Raffaelli e la moglie Francesca che nel negozio laboratorio L’Ippogrifo Stampe d’arte realizzano opere grafiche con la tecnica dell’acquaforte, firmate e rigorosamente numerate; Joyce Terreni che con il suo Arti Plastiche Studio di Restauro Joyce Terreni si dedica invece al restauro.

Dall’Oltrarno non si può che proseguire verso uno dei simboli più conosciuti della città: il celebre Ponte Vecchio, che con le sue botteghe orafe e il famosissimo Corridoio Vasariano si è conquistato a buon diritto il primo posto tra i ponti più significativi a livello internazionale. A due passi troviamo la Legatoria Il Torchio, che ancora oggi produce artigianalmente lavorando con il cuoio fiorentino, le carte marmorizzate a mano, le tele colorate, le migliori carte dalla Fabriano a quelle prodotte da loro.

Continuando sulla destra, raggiungiamo la zona dell’antica torre di San Niccolò, delle Rampe e del Piazzale Michelangelo: proprio in mezzo ai rinomati giardini Bardini e Delle Rose si trova Alessandro Dari Gioielli, bottega orafa del Maestro Artigiano Alessandro Dari. Qui si curano tutte le fasi necessarie alla realizzazione di un gioiello finito, per la creazione di collezioni di tiratura limitatissima e pezzi unici. Non distante possiamo raggiungere l’atelier La Nuova Musiva – Mosaico Fiorentino, dove Lituana Di Sabatino pratica la sorprendente arte del Commesso Fiorentino.

Per concludere l’itinerario e il nostro viaggio nella Firenze autentica e artigiana sarà necessario varcare nuovamente il fiume Arno per approdare nella “città rossa”, rappresentata dal quartiere di Sant’Ambrogio. Il rosso è quello delle case tipiche della zona, famosa nondimeno per le organizzazioni goliardiche e i loro festeggiamenti. Qui, Cecilia Falciai lavora nella sua bottega con la tecnica della scagliola e del commesso fiorentino in pietre dure e marmi, eseguendo anche opere su commissione.

 

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