I Tesori di Chianciano
Le acque termali di Chianciano erano conosciute già in epoca etrusca per affermarsi durante il periodo dell’impero romano. Testimonianza dell’attività termale sono i reperti archeologici di suppellettili e statue, tra cui una in bronzo, l’Apollo salutare, e scritti di Varrone, Tibullo ed Orazio. Per lo sfruttamento delle sue acque, in età comunale, Chianciano fu contesa da Siena, Orvieto e Montepulciano. Nel XVI secolo, Andrea Bacci, valente studioso e naturalista, esperto in idrologia, scrisse il trattato De Thermis nel quale vengono citate le benefiche proprietà terapeutiche delle sue acque, classificate come bicarbonato-solfato-calciche. Queste sgorgano da quattro sorgenti – Santa, Fucoli, Sillene e Sant’Elena – e, per l’alta concentrazione di sali minerali, sono particolarmente indicate nella cura delle patologie epatobiliari e digestive.
Da Chianciano Terme si raggiunge il paese antico di Chianciano che sorge sulla cima di un colle protetto da mura medievali. Racchiude in sé pregevoli architetture civili e religiose, tra le quali il Castello dei Conti Manenti detto anche Monastero risalente al 1000, la Torre dell’Orologio costruita sulle rovine di uno dei bastioni del Castello e la Chiesa dell’Immacolata, già Chiesa della Morte poiché sede di quella Confraternita.
Situato nel cuore della Val di Chiana senese, Chianciano Terme è attorniato da tesori paesaggistici, naturali e culturali dal valore unico.
La Val d’Orcia e il Centro Storico di Pienza sono stati riconosciuti dall’UNESCO siti del patrimonio mondiale, per la ricchezza dei beni naturalistici e paesaggistici, per i valori culturali che incarnano e di cui sono espressione e per le interazioni fra queste particolarità che creano un territorio senza eguali. Le crete e i calanchi, la Riserva Naturale Lucciola Bella, la razza chianina, il tartufo, le coltivazioni di grano Cappelli, il vino, l’assenzio dei calanchi, la visione dello spazio urbano e l’architettura rinascimentale di Bernardo Rossellino sono solo alcuni dei tanti tesori di questo territorio di cui si può godere.
Montepulciano, di origini etrusche, ha costruito la città rinascimentale sull’impianto medievale preesistente. Una delle perle architettoniche rinascimentali è il Tempio di San Biagio, di cui Papa Leone X appoggiò la costruzione. Progettato e realizzato da Antonio da Sangallo il Vecchio, sorge fuori dal centro storico. Completamente rivestito, sia all’esterno che all’interno, da lastre di travertino, il tempio ha una pianta centrale a croce greca con cupola centrale e abside semicircolare; la facciata del tempio è coronata da due campanili, di cui uno incompiuto. La bellezza architettonica dell’edificio viene esaltata dal verde acceso del manto erboso sul quale è stato costruito e dalla luce che conferisce al travertino mille sfumature di colore.
Questo territorio così ricco offre un variegato panorama di proposte nel settore delle lavorazioni artigianali, dalla liuteria alla sartoria, dalla lavorazione e decoro della ceramica al ferro battuto e rame, dalla cartapesta al gesso e a disegni dipinti a china.