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Da filosofo ad artigiano. Se il sapere accademico cede il passo al sapere delle mani
- Articoli
- 8 Gennaio 2014
Inventare e reinventarsi: quando l’artigianato diventa un mezzo per spiccare il volo nel mondo del lavoro post-laurea
Ciò che manca o è scomparso può essere creato o ricostruito. È il motto di tutti quei giovani che dopo la laurea hanno intrapreso un viaggio insolito e non direttamente connesso al percorso accademico.
È il viaggio alla scoperta di risorse nascoste che danno vita a progetti sorprendenti grazie ad una buona dose di fantasia, intraprendenza, coraggio, intelligenza. A seguire da vicino le “prove di volo” di questi ardimentosi, ci ha pensato la giornalista e blogger Elisa di Battista che ha raccolto in Laureati Artigiani interviste e curiose esperienze.
Le storie di neolaureati alle prese con la crisi dei posti di lavoro presagiscono un lieto fine, o perlomeno aprono uno spiraglio su una generazione che fa leva su estro e capacità manuali e di fronte alla disoccupazione risponde con un asso nella manica: un mestiere artigianale “fai da te”.
Tra i numerosi racconti, ci ha colpito quello di Stefano Martinelli, un 32enne toscano di Stiava (Lucca). Da filosofo ad artigiano per Stefano il passo è stato breve: tutto ha avuto inizio da un bosco di bambù vicino casa. All’inizio un luogo “ricreativo”, in seguito “lavorativo”: e forse è proprio la provenienza da un ambito come la filosofia che ha aiutato Stefano a conservare una mente aperta, vivace ed elastica come le canne di bambù. Tante le caratteristiche, le varietà di una pianta così flessuosa e le curiosità attorno ad essa. Non tutti sanno, ad esempio, che fu proprio un toscano, Orazio Fenzi, ad introdurla in Italia nel 1884.
Oggi questo materiale riveste il ruolo di protagonista presso il laboratorio “Bambuseto“. Il progetto è nato quasi per gioco, dall’incontro di amici e dall’unione di saperi diversi (paesaggisti, architetti, scenografi) e si è arricchito nel tempo di quella spigliata interazione tra spiriti ricchi di inventiva e predisposizione al cambiamento.
Bambuseto è la dimostrazione che la versatilità premia sempre, che si tratti di un materiale da costruzione e da arredo o dei ragazzi che come Stefano rendono ancora più prezioso il nostro Paese.